Questo piatto presenta una cottura sottovuoto e a bassa temperatura.
La cucina sottovuoto nacque in Francia nel 1974 a Roanne nella Valle della Loira, presso il Ristorante Troisgros.
Lo chef George Pralus fu il primo ad applicare in cucina il sottovuoto perchè era alla ricerca di una tecnica che gli consentisse di prolungare il tempo di conservazione del suo foie gras, senza alterarne aspetto o gusto.
L’alimento viene protetto dal sacchetto e non entra a diretto contatto con l’ambiente esterno di cottura, quindi l’ossigeno non ha possibilità di penetrare all’interno e i cibi non rischiano di ossidarsi.
Con la cottura sottovuoto gli alimenti non perdono il loro colore naturale, né le proprietà nutritive.
Tutto i sapori restano all’interno così come tutte le vitamine e i sali minerali. I cibi risultano quindi più buoni, più sani e più colorati.
La tecnica sottovuoto consente di prolungare fino a tre volte la durata di conservazione del prodotto, poiché l’assenza di ossigeno rallenta la proliferazione batterica e l’ossidazione degli alimenti. La cottura sottovuoto è anche consigliata nelle diete perché permette di cucinare senza l’aggiunta di grassi.
Vi consiglio di abbinare il piatto ad un calice di vino rosato fresco e leggero:
Oltrepo Po Pavese Rosato DOC o Bardolino Chiaretto DOC, Italia
Zürich AOC Staatsschreiber Rosé o Vaudois AOC rosé Salvagnin, Svizzera
Coteaux Varois en Provece AOC, Francia